Universalismi socialmente condivisi o nietzscheana logica dell'ultimo uomo.

domenica 17 maggio 2009

SQUALLIDE STRUMENTALIZZAZIONI BIPOLARI.

Vicenda Englaro: squallide strumentalizzazioni bipolari per dividere e compattare in due schieramenti le masse popolari, distogliendo il loro sguardo da altre questioni. Non mi riferisco alle disinteressate persone comuni, mosse da sincera passione civile.
Gianfranco La Grassa sottolinea come sia interesse dei padroni la divisione in due parti delle masse popolari, tenendole impegnate l'una contro l'altra, in modo tale da distrarle e utilizzarle come autentiche "guardie plebee" a difesa degli interessi padronali.
Costanzo Preve rileva (e critica!) altresì, osservando la fusione fra "moderno", "postmoderno" e "fine della storia", l'egemonia delle posizioni tardo-habermasiane, secondo le quali l'umanità non potrebbe più aspirare ad una emancipazione universale basata sull'uguaglianza di classe, ma dovrebbe solo limitarsi a temi come ambientalismo, sessualità, etica, rapporti di genere, ecc., ecc.
Vedo strumentalizzazioni di "sinistri" egemonizzati culturalmente dai radicali pannelliani e boniniani, che portano avanti le istanze liberali della borghesia; a destra, massoni che portano avanti le istanze della chiesa cattolica.
D'altronde vediamo, oggi, che l'imperialismo israeliano è difeso dai nipotini dei fascisti e dei liberali che perseguitarono in passato gli ebrei.
E su questo punto, i fascisti sono recidivi. Chi ricorda dell'iniziale ateismo fascista? Imitati oggi dai leghisti. Chi ricorda le posizioni ostilmente anticlericali nel recente passato della Lega?
Inoltre sono insofferente e trovo ripugnanti i cosiddetti "talk show" che si stanno occupando della vicenda di Eluana approfittando come avvoltoi della situazione. E' disgustoso vedere che la vicenda di Eluana sia strumentalmente utilizzata da programmi che solitamente si occupano di "gossip", "glamour", "reality show", moda, vita mondana, borghesotti, nobilastri, lusso, corna, tette e culi vari.
Squallide strumentalizzazioni. Il pensiero di un autore va al di là delle intenzioni dello stesso. La società attuale viene fotografata in modo inquietante dal Grande Fratello orwelliano.
Dopo più di due decenni di egemonia liberale e di frasi ripetutamente udite come "sono di sinistra ma non sono comunista", oggi si è determinato uno slittamento politico-antropologico a destra, all'insegna del "si salvi chi può, con qualunque mezzo!". Effetto della rinuncia a qualsiasi prospettiva universalmente emancipatrice. Oggi, ad essere in crisi, sono le posizioni politico-antropologiche della sinistra. Quelle comuniste sono già state messe, purtroppo, in un angolo da tempo.
Ebbene, in un momento in cui si assiste a questo slittamento e in cui, come argutamente osserva Preve, i padroni detengono il potere con una gestione culturale (da non confondere con lo slittamento antropologico!) di sinistra, una gestione amministrativa di centro e una gestione economica di destra, io dico: "sono comunista ma non sono di sinistra!"

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